lunedì 11 gennaio 2010

Lettera a Fabrizio


D'accordo lo ammetto ho provato a chiamare Irene al cellulare, non rispondeva, probabilmente è ancora sotto la doccia come due orette fa a pensare come sto (stiamo) facendo noi all'unica persona cui ha dato e ha ricevuto: Quella fiducia totale che nessuno le ha mai dato o le ha mai chiesto. Lasciamola lì sotto l'acqua calda, non disturbiamola...



Fabrizio,



sono passati undici anni, e se li hai contati anche cinque milioni di minuti, ma sono sicuro che non lo hai fatto no, ti conosciamo come conosciamo noi stessi: tua moglie ha detto in uno speciale in televisione (purtroppo, lo ammetto, la guardo anchio...) che tu appartieni a tutti noi, e ti conosciamo più di lei stessa. Forse ha ragione, sai caro amico, io ho 16 anni ed è da parecchio che cammini insieme a me, mi sono accorto che ti conosco davvero tanto, ma mai cosi poco. Si lo so che odi i discorsi complessi, ma ti tocca, ora che di tempo ne hai parecchio lassù, o meglio laggiù vicino al mare di Zena, in collina, a proposito sai che fatica per venire a trovarti? Porcaccia la miseria, puoi fare mettere un cartello, con quello che costano quei posti! Scusa per lo sfogo, dicevo: sai che in effetti non ti conosco per niente?

11 Anni fa non avevo idea di chi fossi, non ti conoscevo per nulla, anzi, se mi capitava di chiedere a mio padre "Chi è 'sto tizio che canta?" alla sua risposta ti sfottevo... Si lo facevo! Giuro! Si decisamente, ti ho scoperto da poco, anzi siamo sicuri che ti ho scoperto? Comunque a parte questo, come te ho paura di quel che non mi riesce di capire... A te non ti capisco... Ma non ho paura, anzi se si può chiamare "sentimento" lo definirei pazzia, si fai una frase del tipo: "Provo pazzia per te..." del resto, "non riesco ad esprimerlo con le parole", tu ci sei riuscito, e anche troppo bene.

Io no, non ci riesco nemmeno ora se ci fai caso... Sai una cosa? Mi viene da piangere... anzi sto piangendo, ma non capisco il motivo... No questo non mi riesce di capire. Non è che mi puoi aiutare a capire? A comprendere qualcosa, anche una minima parte di tutto, della vita, di me, di tutti noi, forse tu non ci sei nemmeno riuscito, hai regalato "appena" qualche emozione, come dici nei concerti, ma sai una cosa Fabrizio? Te lo dico dal cuore: se quelle sono emozioni, tu sei come l'idrogeno che dorme accanto all'ossigeno. Sai anche un'altra cosa? Quando sono andato a Genova, li dove hai la casa in affitto, in quel posto enooooorme, ho sentito una specie di vuoto... Sai perchè? L'ho capito solo ora, si questo l'ho capito, perchè lì non c'eri, no non c'eri, appena ho voltato le spalle ho avuto un senso di gioia, che più che vedere la tua casa in affitto, è stato provocato dal riuscire a capire qualche cosa, riuscire a capire la libertà, tu eri la libertà, tu sei la mia libertà, e ti giuro sulle lacrime che verso, che se quel che sono si riflette nel più umile degli specchi è grazie a te, solo grazie a te. Tu vivi in me, tu vivi in Marinella, nel Bombarolo, in Prinçesa e in tutti gli altri. Ma forse non importa dove vivi, forse non TI importa, perchè siamo tutti uguali come dici, l'importante infatti è che vivi. Che strano vivere e morire senza un volto da ricordare... Io mi ricorderò di te Fabrizio per tutta la mia vita da quando mio papà mi ha fatto sentire tuo fratello Piero in macchina, fino all'ultimo dei miei giorni. Fabrizio, una sola cosa e ti lascio in pace fino a domani mattina quando metterò le cuffie, promesso: tu hai sempre detto cose che nella mia vita si sono dimostrate vere, e lo si dimostrano dovunque, però su una cosa hai sbagliato sisi decisamente: Nemmeno la morte ti ha portato in collina, nemmeno lei.



Ciao Fabrizio, GRAZIE





1 commento:

  1. Che dire eheh, perchè su questo blog non ci sono le votazioni? voglio mettere le stelline.. quante mmm su 5 stelle .. 10? .. 20? 100? .. voglio ricoprire il blog di stelline... e non tanto forse perchè dici quello che penso anche io, anzi forse io non la penso esattamente così, o forse si, non lo so, sarà che non sarei riuscita a scriverlo in modo così conciso e quindi evito di farlo sapendo quanto mi dilungherei, la verità è che hai detto quello che pensavi tu. E hai pianto davvero Ludo? Non rispondermi, non ha importanza, se hai pianto Ludo ti assicuro che ti invidio, e che ti stimo e, anche che sono felice che tu l'abbia fatto, sono felice ci sia ancora della gente che riesce a piangere e riesce a farlo per dei buoni motivi. E ti invidio perchè io non ho pianto oggi e so che non lo farò nemmeno i prossimi cento 11 gennaio della mia vita,probabilmente non piangerei nemmeno se morisse mia nonna, o mia madre e non per cattiveria, lo giuro, non per quello. E' che non ci riesco, non mi viene, ma ti assicuro che se io fossi stata diversa, mi sarei messa a piangere per quello che hai scritto, non tanto per la morte del Faber, mi sarei messa a piangere anche se non avessi avuto neppure idea di chi fosse il Faber, magari solo per farti compagnia.
    Ad ogni modo, finito questo capitolo pateticamente melenso, si il cartello ci starebbe proprio bene, almeno arrivati fino in cima all"everest" dire che forse è meglio tornare indietro.
    Non so se lui la sua libertà l'abbia raggiunta, voglio dire, non so se gli uomini per il fatto stesso di essere uomini possano essere in grado di raggiungerla, forse prima sarebbe il caso capire cos'è la libertà e non credo che le persone sappiano farlo, nemmeno quando sono delle persone "grandi" come il Faber ...
    Cmq credo di non riuscire ad esprimermi al meglio per questa mia stupida propensione ad un orgoglioso rifuto all'elogiare gli elogiabili.
    Però è stato molto importante anche per me, non lui, più che altro l'idea di lui, l'immagine di lui, cioè che lui rappresentava. Voglio dire, del Fabrizio che sta con sua figlia e gioca nei prati non mi interessa, ma non per disprezzo, per rispetto. Perchè quella è una cosa diversa, quella è la persona è l'uomo e ha diritto ad un suo spazio. Mi ha accompagnato il De Andrè cantautore, i suoi discorsi registrati ai concerti, all'immaginarmi che in tutta italia ci sia un'altra persona che forse la pensa come me, o in tutto il mondo perchè no?! E perchè c'è stata una sua canzone quando ho avuto bisogno di un padre che non c'era, e un'altra quando di una madre che aveva lecitamente cose più importanti da fare, o di una nonna che non cercasse di convertirmi ai pensieri del secolo scorso ma cercasse di spronarmi a guardare in avanti verso un futuro migliore, o di una zia che forse non ti porta caramelle o regali, ma ogni volta una nuova perla di saggezza. Perchè in qualche modo mi ha aiutato a sviluppare una coscienza della vita (per quanto essa possa essere sbagliata) e anche una della morte.
    Perchè ci sono ancora persone che invece che giocare alla play station alla sera scrivono di queste cose, anhe se forse nessuna tv l'ha ricordato. Credo sia stato meglio così, lui avrebbe di certo preferito. Non credo gli interessasse finire in tv, specialmente per la sua morte, voglio dire, io non ci vorrei finire in tv per la mia morte, forse per la vita si, ma per la morte no, credo che non vorrei nemmeno un funerale, devono essere una cosa tristissima, no credo che non lo vorrei, e lui non sarebbe voluto finire in tv. Però, sono certa che se potesse vedere, quello che invece fanno tutti quelli che si ricordano con sincerità di lui, lo apprezzerebbe.
    E mi scuso per aver rovinato il tuo testo sobrio e pulito come al solito con la mia sintassi pesante e contorta, ma spero potrai perdonarmi per l'aver voluto dimostrare anche io qualcosa.
    Saluti ^^

    JoJo

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