Dopo il meraviglioso viaggio in Cile (che oggi mi ha portato a comprare altri due libri della Serrano!) torniamo nella mia terra, la Sicilia. In particolare, Catania.
Questo libro che venne regalato a mio padre un po' di anni fa (correva il 2002), parla, infatti, proprio della mia città: Catania. Il viaggio, tra ricordi ironici e anche malinconici, è intitolato "Com'eravamo - Storie e personaggi della Catania che non c'è più" scritto da Saretto Magrì ed edito da "Greco Edizioni."
Catania. Difficile capirla perfino se ci si vive dentro ogni giorno. Figurarsi descriverla a chi non l'ha mai vista. Lo scopo di Saretto Magrì, invece, è proprio questo; ma non la Catania attuale, fredda e semplicemente buia, la Catania assimilabile a tantissime altre città italiane. No, la Catania raccontata è quella che, per motivi puramente anagrafici, noi ragazzi di oggi (e, forse, anche le nostri madri) non siamo riusciti a vedere, a conoscere, a vivere. La città descritta in vari capitoli è, infatti, totalmente differente da quella che oggi vede passeggiare migliaia di ragazzi il Sabato sera a P.zz Vincenzo Bellini o da quella che oggi viene ancora bagnata dal nostro caldo mare.
I capitoli in cui è suddiviso il libro toccano ogni aspetto della nostra città, ma, a differenza di quello che hanno fatto tanti altri libri da me letti, la narrano più come una figlia, ora cresciuta, che nella sua vita ha conosciuto e affrontato varie esperienze. Ci troviamo di fronte, infatti, ad una sezione destinata ai "personaggi" di Catania come "Pippo Pennacchia", un anziano signore che, previa una piccola mancia, andava letteralmente a "spernacchiare" la vittima designata; poi c'è una sezione dedicata alle "Belle" di Catania, tutte le ragazze famose e non, che erano al centro di ogni pettegolezzo catanese; poi un capitolo che racconta cos'è o meglio, cos'era il Lido dei Ciclopi, la "perla verde" che si riflette nell'azzurro e salato mare di Acitrezza; e ultimo ma non per importanza (almeno per i tifosi), un bel capitolo che racconta le vicende del Calcio Catania sin dai tempi di Angelo Massimino.
La cosa che mi ha fatto sorridere leggendo questo libro, è la presenza di alcune vignette umoristiche che raccontano con inchiostro e carta, le vicende narrate dalla semplici parole di Saretto. Al momento in cui scrivo, so che c'è in commercio il "continuo" di questo libro, ovvero: "Com'eravamo 2" scritto sempre da Saretto Magrì. Quest'ultimo volume non ho avuto modo di leggerlo, ma, se rispecchia l'ambientazione e il modo in cui è stato scritto il primo, consiglio a tutti l'acquisto.
Un volumetto esaustivo e ironico, che racconta gli anni della crisi catanese ma sotto la lente del popolino più vero e umile, la stessa gente che incontravi ogni giorno per strada. Un volumetto da leggere e rileggere per valutare un po' di più Catania, da anni distrutta dal malgoverno di destra che ha imperato senza una vera opposizione. Un volumetto da leggere, per i nostalgici e per chi vuole saperne un po' di più, per i non catanesi e per quelli... "Macca Liottru".
Link su --> Zazie.it
Compagna all'epoca era una parola polisemica e ricchissima. Voleva dire la moglie, la tua convivente, quella con cui scopavi, quella con cui avevi una relazione intellettuale, quella con cui avevi una relazione politica, voleva dire tutto. Oggi questa parola è molto sgradita perchè ha mantenuto solamente la sua connotazione politica. E' una cosa vecchia, "Old Style", noi siamo "Old Style" e per una volta diciamolo: se a qualcuno da fastidio, può fumare una sigaretta fuori. - Claudio Lolli
mercoledì 20 marzo 2013
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