mercoledì 20 marzo 2013

Com'eravamo di Saretto Magrì - Recensione e Commenti

Dopo il meraviglioso viaggio in Cile (che oggi mi ha portato a comprare altri due libri della Serrano!) torniamo nella mia terra, la Sicilia. In particolare, Catania.

Questo libro che venne regalato a mio padre un po' di anni fa (correva il 2002), parla, infatti, proprio della mia città: Catania. Il viaggio, tra ricordi ironici e anche malinconici, è intitolato "Com'eravamo - Storie e personaggi della Catania che non c'è più" scritto da Saretto Magrì ed edito da "Greco Edizioni."



Catania. Difficile capirla perfino se ci si vive dentro ogni giorno. Figurarsi descriverla a chi non l'ha mai vista. Lo scopo di Saretto Magrì, invece, è proprio questo; ma non la Catania attuale, fredda e semplicemente buia, la Catania assimilabile a tantissime altre città italiane. No, la Catania raccontata è quella che, per motivi puramente anagrafici, noi ragazzi di oggi (e, forse, anche le nostri madri) non siamo riusciti a vedere, a conoscere, a vivere. La città descritta in vari capitoli è, infatti, totalmente differente da quella che oggi vede passeggiare migliaia di ragazzi il Sabato sera a P.zz Vincenzo Bellini o da quella che oggi viene ancora bagnata dal nostro caldo mare.

I capitoli in cui è suddiviso il libro toccano ogni aspetto della nostra città, ma, a differenza di quello che hanno fatto tanti altri libri da me letti, la narrano più come una figlia, ora cresciuta, che nella sua vita ha conosciuto e affrontato varie esperienze. Ci troviamo di fronte, infatti, ad una sezione destinata ai "personaggi" di Catania come "Pippo Pennacchia", un anziano signore che, previa una piccola mancia, andava letteralmente a "spernacchiare" la vittima designata; poi c'è una sezione dedicata alle "Belle" di Catania, tutte le ragazze famose e non, che erano al centro di ogni pettegolezzo catanese; poi un capitolo che racconta cos'è o meglio, cos'era il Lido dei Ciclopi, la "perla verde" che si riflette nell'azzurro e salato mare di Acitrezza; e ultimo ma non per importanza (almeno per i tifosi), un bel capitolo che racconta le vicende del Calcio Catania sin dai tempi di Angelo Massimino.

La cosa che mi ha fatto sorridere leggendo questo libro, è la presenza di alcune vignette umoristiche che raccontano con inchiostro e carta, le vicende narrate dalla semplici parole di Saretto. Al momento in cui scrivo, so che c'è in commercio il "continuo" di questo libro, ovvero: "Com'eravamo 2" scritto sempre da Saretto Magrì. Quest'ultimo volume non ho avuto modo di leggerlo, ma, se rispecchia l'ambientazione e il modo in cui è stato scritto il primo, consiglio a tutti l'acquisto.

Un volumetto esaustivo e ironico, che racconta gli anni della crisi catanese ma sotto la lente del popolino più vero e umile, la stessa gente che incontravi ogni giorno per strada. Un volumetto da leggere e rileggere per valutare un po' di più Catania, da anni distrutta dal malgoverno di destra che ha imperato senza una vera opposizione. Un volumetto da leggere, per i nostalgici e per chi vuole saperne un po' di più, per i non catanesi e per quelli... "Macca Liottru".

Link su --> Zazie.it

Nessun commento:

Posta un commento