![Momenti di Libertà](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmUA4WPBGpjiBA-hLIJTF7f4HXxSw8TpgGVeorv5uq0XAFvUCQy1reO5Ht6_WMzvcja9jSaxs19aFmTQs-a_EW02orsmLdnUa5VZc4WR_BPJNCRHgjTqKL569gDo1vIA96T3JnFv4lZV8/s1600/ok.jpg)
Compagna all'epoca era una parola polisemica e ricchissima. Voleva dire la moglie, la tua convivente, quella con cui scopavi, quella con cui avevi una relazione intellettuale, quella con cui avevi una relazione politica, voleva dire tutto. Oggi questa parola è molto sgradita perchè ha mantenuto solamente la sua connotazione politica. E' una cosa vecchia, "Old Style", noi siamo "Old Style" e per una volta diciamolo: se a qualcuno da fastidio, può fumare una sigaretta fuori. - Claudio Lolli
venerdì 22 giugno 2012
Almost Blue...
Era là e come quel giorno in cui aveva "conosciuto" se stessa, tremava. Stavolta la musica era più lenta, più cool. Chet Baker che soffiava in quel cono dorato mentre lei, loro, lo ascoltavano sedute sul tappeto. Nude.
L'odore era dolce ed avvolgente come il miele; la luce calda e fievole. Non era paura quella che provava, assolutamente, ma soltanto quell'emozione che ti fa sudare dentro e tremare fuori; era la prima volta, infatti, che aveva un rapporto con un'altra donna. Era magra ma con le giuste forme, castana ma con i capelli lunghi, bella ma, stranamente, solitaria. La finestra socchiusa lasciava entrare giusto un filo d'aria fresca ed il vinile accompagnava quei primi sfioramenti di pelle con il suo lento fruscio.
Lei le accompagnò le labbra fino a sentire un lieve sapore di zucchero sulla guancia; poi lentamente sul collo fino a scendere sul seno. Il respiro aumentava d'intensità e la voglia di sentire il calore dell'altra sulla propria pelle, le faceva tremare le mani. La pelle incominciò a tendersi, mostrando là dove batte il cuore, dettagli prima invisibili ed ora totalmente esposti al respiro delle labbra.
Caldo.
La bocca iniziava ad esplorare posti fin'ora mai considerati e le mani si tenevano strette a vicenda; il disco non fece in tempo a cambiare solco che il fresco della tramontana le trovò vicine. Abbracciate, come una figlia appena nata fa con la madre. Le gambe erano unite, come i loro pensieri, e le mani erano calde di quelle emozioni mai dette ma solo vissute. Tutto le univa. Il corpo, il cuore ed anche la mente. Il respiro aumentava, e le bocche cercavano ciò che rende una ragazza, donna. I seni erano vicini e le schiene roride di quella brezza che entrava dalla finestra.
Fu un attimo ed entrambe videro l'una con gli occhi dell'altra il piacere; il sudore e la passione erano arrivati al culmine, e mentre si guardavano ancora negli occhi riuscirono a dirsi soltanto il bene che provavano l'una per l'altra.
Tremavano insieme ora mentre erano entrambi sul letto, ancora abbracciate. Le mani tremavano. I cuori battevano. Le labbra pulsavano. Le gambe si accarezzavano. Gli sguardi si incrociarono per l'ultima ora della sera. Della felicità. Spalancati e sorridenti, come quelli di un adolescente che si riscopre a giocare con il proprio corpo ma malinconici come solo quelli scuri e profondi di una persona sanno essere.
Chet finì di suonare. Il disco si fermò da solo. Almost blue... Almost together...
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