domenica 3 gennaio 2010

La solitudine

Non me ne vogliate, quello che andrete a leggere ha molto a che fare con "L'elogio alla Solitudine" di Faber, che fece parlando del suo disco Anime Salve, volevo evitare in ogni caso un plagio e penso che ci sia riuscito. Se vorrete leggere, un po' di Jazz è consigliato, magari una nota nostalgica e malinconicamente grigia come in questo pezzo di Sonny Rollins...

Compagnia, speranza, il vero Io, a mio parere questi sono i significati che la solitudine sottende
sotto la scorza amara e triste che la rappresenta in tutta la sua emarginazione, già, emarginazione della stessa solitudine, la sola solitudine che è tale perchè rappresenta se stessa, evoca se stessa...

Evocare se stessi, cosa c'è di più bello dell'essere se stessi, il vero io? Ma questo è un sinonimo di solitudine o una sua diretta conseguenza? Se lo è, sicuramente, rappresenta un'ottima conseguenza; C'è chi è solo per scelta, chi per estraniazione voluta dalla società, chi per tutte e due le cause...

La solitudine in fondo è davvero essere se stessi, il momento migliore in cui conoscere e dialogare con se stessi, domandare e rispondere al proprio "Io". Proprio per questo semplice motivo, siamo tutti soli, anche quando si vive insieme, in coppia o in un rapporto d'amicizia stretto o largo che sia. La solitudine è la sorella del silenzio, o meglio, il silenzio è il fratello della Solitudine, e come tale per sentirla bisogna stare da soli, ma non quel "soli" da luogo comune... Apprezzarla, lo si può fare anche vivendo un rapporto d'amore, cos'è il rapporto, l'amicizia, se non la condivisione delle proprie solitudini? Stare insieme e unirsi l'un l'altro e magari visto che siamo tutti simili, aiutarci.


"Gli sparvieri della notte" Edward Hopper

Non credo quindi che la solitudine sia una cattiva "cosa, anche se spesso si vuole della gente al proprio fianco, e che magari non si riuscirà a trovare per un motivo qualunque, per uscire da questo tunnel, ho capito che la solitudine è la migliore compagnia che ci sia in assenza della compagnia stessa... Oserei addirittura dire che la amo come forse ironicamente, lei ama morbosamente me, e ne vado orgoglioso, davvero orgoglioso (orgoglioso del me) di avere come amico una compagna così difficile da possedere, e cosi facile da conquistare. Perchè non si può vivere fuggendo da se stessi.

Se leggete queste poche righe sappiate che sono però, solamente delle pagine giallastre ricoperte di inchiostro marino durante una sera tra S. Stefano e Capodanno e non tutte le risposte che cercate, ne tanto meno un rimedio ai guai della vita troverete qui, non ho la capacità di "fornire" tali cose che mancano anche e purtroppo a me, ed è già tanto se magari riesco a farvi sorridere di fronte a queste speranze che combattono la vita.

Con tutto questo discorso non voglio quindi dire che bisogna vivere da soli, o è inutile farlo in compagnia, vorrei solamente dire quello che io e tanti altri soli, sono veramente, farvi capire cosa spesso c'è dietro a una persona buia e solitaria e cosa pensa, e magari racimolare qualche speranza, nella speranza di una vita stessa, totalmente nuova.


Essere soli non significa essere tristi, ma semplicemente vivere e continuare ad amare l'illusione che agli altri non è concesso di vedere.




Mille anni al mondo mille ancora, che bell'inganno sei anima mia, e che grande questo tempo che solitudine, che bella compagnia.


5 commenti:

  1. Complimenti per il post Ludo. E' proprio vero quello che dici, la solitudine è spesso vista come antagonista di una vita e nemica della felicità...ma non è così. La solitudine ti aiuta quando devi staccare da qualcosa di imprgnativo, ti accoglie sempre a braccia aperte nei momenti di bisogno, ti ascolta senza che ti debba parlare....è proprio una bella compagnia.

    -Evocare se stessi, cosa c'è di più bello dell'essere se stessi, il vero io? Ma questo è un sinonimo di solitudine o una sua diretta conseguenza?- Per me non è per foza nè uno nè l'altro, può essere semplicemente il vivere in pace potendo rapportarsi a pieno con le altre persone senza alcun vincolo o restrizione di tipo emotivo, fisico o caratteriale.
    Marco

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  2. Complimenti per il post, davvero...molto saggio e te lo dice un solitario per scelta e per estraniazione voluta dalla società, la prima diretta conseguenza della seconda...ancora complimenti

    Davide

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  3. Sembrerò patetico, ma ti posso chiamare "collega" allora... In effetti una volta che ti tiri fuori tu, la massa non ti segue o ti aiuta, anzi...

    Ti inserisco nei siti amici del blog che ne dici?

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  4. Aggiungo una cosa, la scelta del quadro oltre che per gusto, è anche per argomento ovviamente, in che persona vi riconoscete?

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  5. @Ludo: va bene, inserisicimi pure nei siti amici^^

    In chi mi identifico? mah...probabilmente il tipo solitario al bancone xD

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