Gli occhi guardano,
ciò che non c'è più,
ma che in uno sguardo,
risplende più di una nascita.
Chi li ha bevuti ora non c'è,
chi li aveva avuti nemmeno,
si va via e si scorre,
come il fiume che guadavo,
e che con sè mi ha portato.
A braccetto ti ho portato, ma ora hai scelto. Io pure. Un giorno mi auguro di vedere tanti ragazzi dedicarsi le tue canzoni, di vivere davvero felici.
Ciao Irè
A braccetto ti ho portato, ma ora hai scelto. Io pure. Un giorno mi auguro di vedere tanti ragazzi dedicarsi le tue canzoni, di vivere davvero felici.
Ciao Irè
Belli veramente questi versi Irene! Da pelle d'oca! Grazie :)
RispondiEliminaGrazie Nico, mi fa piacere che pensi questo!
RispondiEliminaSì lo penso, sei bravo! Ti ho messo qualche commento su FB, così ti fai 2 risate! Un abbraccio
RispondiEliminaSono d'accordo con Nico, sono versi bellissimi. Irene in fondo non ha una trama vera e propria, Irene secondo me è fatta da poche parole, frammenti, immagini. E questi versi la sintetizzano benissimo. Però, proprio perché Irene è un insieme di sensazioni, attimi, musiche, non ha una fine, non può averne una. Finché c'è un qualcuno che ogni tanto la legge, che ogni tanto la pensa, che ogni tanto si proietta dentro, Irene esiste. Quindi buona vita a Irene e a tutti quelli che la leggono associandole un volto diverso, una situazione diversa,delle sensazioni diverse, un luogo diverso, ma amandola tutti allo stesso modo.
RispondiEliminaPaulie