domenica 20 febbraio 2011

Vecchioni vince il Festival di Sanremo

Vecchioni hai vinto il Festival...

Non sarò ipocrita: meritavi la vittoria, da anni non si sentiva al Festival una canzone degna di questo nome... di questa etichetta... Eppure, nonostante sia un bel testo e sono il primo ad ammetterlo, l'etichetta non se l'è presa solo la canzone ma anche tu...



Topo da osteria insieme a Francesco, in quel "Da Vito" in Via Musolesi, non ti avrei mai immaginato sul palco di un salotto così ben camuffato, e seppur hai regalato emozioni e sei entrato nel cuore dei "più giovani", nella testa di quelli "troppo giovani" (per capire...) sei sceso di parecchi gradini... Sarà stata quella ruga di ridente nostalgia, oppure la confusione tra la vita e la poesia (e altro...), però mi è venuto a mancare quello che una volta, nonostante i suoi sbagli (botta e risposta in primis, con Claudio) e le sue affermazioni (fango su Sanremo) rappresentava uno dei pochi stendardi della Musica (musica e di sinistra) con la M maiuscola...



Se hai salito quelle scale per, come dicono in molti, dimostrare cos'è la canzone con la C maiuscola, hai sbagliato, perchè secondo me, non avevi bisogno di quel palco cosi ipocrita e appiattente quale è Sanremo, come non hai bisogno di quello del fu "Club Tenco"... Stasera dopo la premiazione hanno voluto quella "Foto col sorriso deficiente", ma non c'era tua figlia stasera, c'eri tu... E non c'era una voce che urlava "La vita contro la morte"...



Artisticamente, complimenti Professore. Umanamente. Ognuno è libero, ma quello stendardo si è ingiallito, bucato come proprio l'eskimo che hai scambiato per uno smoking tinto di ipocrisia che è passato attraverso un'etichettatura industriale, che, forse, oramai ti appartiene.

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