lunedì 14 giugno 2010

Cara Amica

A te che avevi una penna che immaginava il come può essere una vita, una vita che non hai mai vissuto, una vita che mente a te, giorno e sera, notte e sera, una vita odiata, una vita invidiosa della vita; A te che ascolti un tizio che parla al buio e che consideri un porto di speranza, prendi la tua nave e facci soltanto scalo, non andarci, ma rifocillati da lui, riposati e vivi, vivi quella vita che solo il mare che hai tanto attraversato ti può dare. Nascondevi la paura quel giorno, in riva, mentre mi dicevi: "canta quella canzone!" e mentre ti tendevo la corda e la facevo vibrare in silenzio mi contavi nel tuo mazzo di carte.

Quando, soltanto 2 miliardi di colori ci tenevano separati e chilometri di asfalto, parlavi di tutto e truccavi la parola per dirmi grazie; Quando nemmeno il tuo uomo ti ha creduto e nel frattempo nasceva la tua paura, dicevi ancora grazie; Quando quell'illusione di bimba distruggeva il sogno che non avrai mai, quando quel sogno di donna moriva mentre eri ancora una bambina in braccio ad un'illusione; Quando a chiunque incontravi, cercavi di svegliare il suo dolore per te anche se si era addormentato, pregando che si accorgesse della tua vita che non riusciva a nascere e restava nell'oscurità di quelle quattro mura.
Quando i tuoi occhi mentivano alla tua anima e assecondavano l'illusione e la disperazione a te vicina, troppo vicina, cosi vicina che ti asfissiava fino alla morte della vita; Quando i tuoi occhi mostravano il sorriso più sincero che io abbia mai visto in faccia ad una creatura, quando le tue labbra incontravano quelle di un'altra creatura che hai sempre amato e tieni stretto come fosse tuo figlio.

Quando ti sentivi dire da diciotto anni: "Menzogna e illusione!" e rimanevi malissimo piangendo fuori ma lacrimando dentro, a te, proprio a te, Amica, dedico queste parole, dedico questi caratteri grotteschi e le mie preghiere a un dio con la Chitarra Maiuscola e la D minuscola. A te, che la vita saprà ripagarti il passato di se stessa, vedrai che tutto passerà, tutto sarà soltanto quell'illusione triste che avevi da bimba, quando i tuoi occhi guardavano con una specie di stella riflessa nel lucido delle tue lacrime, la vita che stai ancora agognando.

Io e chi ti vuole bene, saremo con te, sempre.
Ti voglio bene,
Ludo

2 commenti:

  1. grazie Ludo.... non ho parole.... qualcosa o qualcuno, forse, ha mandato il sole che mi possa portare via dall'abisso... chissà... le tue parole mi hanno fatto bene... l'ho stampata, e la sto rileggendo un sacco di volte!!!
    TI VOGLIO BENE!!!

    RispondiElimina
  2. Ci sono le mie dita oggi sulla chitarra
    ed ognuna di loro ti vuole bene,
    abbiamo sempre voglia di toccare la terra,
    tocchiamo sempre quello che non ci appartiene... ;)

    RispondiElimina