lunedì 12 aprile 2010

Irene quella come noi

La parola Compagna... Compagna all'epoca era una parola polisemica, voleva dire la moglie, la sorella, la tua convivente, quella con cui scopavi, quella con cui avevi una relazione intellettuale, quella con cui avevi una relazione politica interessante, voleva dire... Tutto. Oggi questa parola è molto sgradita, perchè ha mantenuto solamente la sua connotazione politica, che oggi usano in modo... in modo polemico, insomma non ci si può più chiamare Compagni. E' una cosa vecchia... Old Style... Noi siamo Old Style, e per una volta, diciamolo, se a qualcuno da fastidio... può fumare una sigaretta fuori...

Chissà perchè nessuno riesce ad apprezzarle; Chissà perchè tutti fanno finta di apprezzarle; Perfino quel cane del mio vecchio ragazzo diceva di capirle, chissà se gli viene mai in mente, a lui...Quasi quasi prendo la chitarra, ma si dai! Almeno faccio qualcosa. Ecco, speriamo che però non si butti il vento, già la pioggia è piuttosto bagnata di rimbalzo, chissà come potrebbe essere quando arriva addosso e non riesce a scivolare. Troppi pensieri... Si... questa può andare bene: Chissà se mi verrà mai... no dico, almeno spero che mi venga, caspita, è un'eternità che la provo, vediamo... Si, suonacchia bene dai! Un Do, un Re con la sesta minore... si... c'è anche un giro di Sol... bella... mi piace... mi sta venendo. Bella, davvero bella, ma se accenno anche il canto? No meglio di no, da sola mi rende triste, come il bere... anzi quasi quasi chiedo al barrista di portarmi qualcosa di buono...

"Emh... Scusa!"
"Dimmi"
"Non è che hai del vino rosso?"
"Devo controllare, torno subito"
Magari sono fortunata, certo, chissà che impressione faccio. Esilarante! Seduta sul gradino dell'ingresso coperta dalla pioggia, e per di più nei posti dell'infanzia di mio padre! Però che strano... Non avevo mai notato questo strano sentimento di...
"Emh, si, c'ho del buon vino, se vuoi te lo porto, però solo al bicchiere... ci vietano la vendita in bottiglia"
"Ok! Ti ringrazio!"

Mi si sta scordando tremendamente questa chitarra, e il vento sta soffiando più forte, e mi sta venendo quella solita e strana voglia... Ecco, pure il cappotto e le sigarette bagnate, porca miseria! Quasi quasi entro dentro...Sembra libero.

"Posso sedermi o ci sei tu?"
"S...Si! E' libero!"
Che carino questo ragazzino, ah ecco il cameriere!
"Sono qui!"
"Scusa! Ti avevo lasciata seduta fuori... Bel tempo vero?"
"Davvero! E pensare che fino a cinque minuti fa c'era una luna bianchissima"
"Già... Tanto meglio per noi! Con questa scusa almeno la gente che si viene a riparare spende qualcosina"
"Ah Ah Ah, esatto"
"Dai ti lascio, sennò finisce a me fuori e al freddo se non torno al bancone"

Ma quello… ma quello è il video che ho messo su internet!

"La parola Compagna... Compagna all'epoca era una parola polisemica, voleva dire la moglie, la sorella, la tua convivente, quella con cui scopavi, quella con cui avevi una relazione intellettuale, quella con cui avevi una relazione politica interessante, voleva dire... Tutto. Oggi questa parola è molto sgradita, perchè ha mantenuto solamente la sua connotazione politica, che oggi usano in modo... in modo polemico, insomma non ci si può più chiamare Compagni. E' una cosa vecchia... Old Style... Noi siamo Old Style, e per una volta, diciamolo, se a qualcuno da fastidio... può fumare una sigaretta fuori..."

Di nuovo quelle parole… Mamma mia… in effetti dire che rappresenta la canzone ideale per una sorta d'incontro non mi pare eccessivo… Si, certo, bisogna stabilire che genere d'incontro si tratti, di sicuro non la passano in discoteca o nei pub come qua. Però sarebbe il perfetto contorno per una serata tra amico e amica, o compagno e compagna, non so, sicuramente è qualcosa di più di una canzone, anche il solo pronunciare della parola Compagna mi crea una simpatia immensa verso un qualcosa che non saprei descrivere. Persino verso quel cameriere cosi gentile! Ve lo immaginate un incontro del genere? Chessò, seduti su uno sgabello di sera e ad un tratto, mentre bevete un caffè in quel bar, entra quella persona che avete sempre sperato di incontrare. Non di incontrare, perchè alla fine vi conoscevate già, ma... di vedere quella donna che "arriva fin sulla porta con la sua sciarpa rossa in mano" o magari avvolta in faccia; E poi... E poi iniziamo a parlare, parliamo del più e del meno, di "Chi ti ci porta qui?!" "Ma sai che ci vado sempre!" e poi infine si finisce come nelle più belle canzoni di quel vecchio nostalgico che tieni nelle cuffie, o magari come nelle note di Jamin-a tanto per essere maliziosi…Poi alla fine, per un diverbio, mi alzo, la Compagna si alza, e lui mi va dietro per la strada, e allora ti ritrovi in Anna di Francia, ma Anna non è Anna... Anna è in me, anzi io sono Anna, e poi, “ridendomi” dentro lo perdono, lo perdono dal "peccato" del non perdono. E giù risate su tutte le stronzate fin'ora dette! Poi un saluto, bello, appassionato insieme ad un abbraccio davanti al portone di legno impregnato di acqua di casa mia. Perchè alla fine, è la compagna che ti accompagna... Scusa, è Anna... E' la Libertà ad accompagnarlo. La libertà che ti può dare, la sola libertà che ti può dare un infinito come Anna.

“Per questa volta almeno solo la tua libertà”

Bellissimo… Ma guarda! E’ il bambino a cantarla! Fantastico... Chissà cosa penserebbero le altre donne a sentire tutte queste parole, probabilmente riderebbero... oppure chissà... magari sono io a credere che quelle parole fanno finta di rispettarle... del resto cosa hanno di diverso da me?
"Per te una pietra può significa re il nulla, per me la somma di tutta una vita"
Ha ragione... ecco... quella sera era lui o io l'Anna? Mah.

Iniziò a sorseggiare il vino, chissà cosa provava all'interno, nessuno riusciva mai a capirlo, anche se a tratti sembrava possibile leggere la sua anima... Questo rendeva gli altri liberi di conoscerla davvero, rendeva "quelli come noi" capaci di esserle amica.

"Quelli come noi... con poche donne tra le mani cosi timidi e ambiziosi"
"Quelli come noi... che non valgono niente"

Grazie diceva sempre.

5 commenti:

  1. Io da queste parti ci ritorno sempre :-) Perchè sennò mi manca qualcosa... Non dico l'aria, non mi manca qualcosa per sopravvivere, ma mi manca qualcosa per vivere e tu sai bene che Irene mi ha fatto sempre vivere... E quindi quando il tempo tiranno mi da' la possibilità ritorno sul tuo blog, che mi accoglie sempre con la stessa intimità, con lo stesso calore, proprio come te. E anche se la grafica è diversa, se quel bianco neutro non c'è più e se ora tutto si trova al centro della pagina e non a sinistra, io quando ci entro ritrovo sempre quell'aria. L'aria che probabilmente respiravi anche tu quando hai scritto certe cose, l'aria notturna per esempio, estiva, col venticello che entra dalla finestra semichiusa accanto a te e un sigaro che lascia disperdere il suo profumo nell'aria. Quell'aria un po' anarchica che fai sempre respirare anche agli altri.
    Andreotti è morto, mi chiedevo se avresti scritto qualcosa sul tuo blog. Ma il tempo sicuramente non c'è stato. Allora lo scrivo io, perchè questa notizia su "momenti di libertà" ci deve essere. Di parole di rabbia e schifo ne avrei tante, ma quelle preferisco tenerle per me. Il giorno della morte di questo verme copio su questo commento una frase trovata su fb, che già conosci. Mi sembra la più consona visti certi tuoi precedenti posti su questo blog.
    "E' morto Giulio Andreotti.
    Il Feretro partira' dalla Stazione di Bologna a bordo di un treno Italicus destinazione Milano - Piazza Fontana .
    Ritornerà' nel pomeriggio verso Bologna dove a bordo di un DC9 dell' ITAVIA raggiungerà Palermo.
    Da lì partirà da via D'Amelio ed entrando al casello di Capaci rientrerà a Roma passando per Via Caetani."
    ...

    Ciao amico mio... e ora scoprimi ;-)

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    1. E' cambiato tantissimo da quei periodi... E' cambiato il modo di scrivere, è cambiato, appunto, il blog stesso e, ultimo ma non ultimo, sono cambiato anch'io. E tanto. Irene è più o meno rimasta la stessa, forse più brava in italiano e grammatica dato che, nel progettino che ho salvato sul pc, sembra scrivere molto meglio di questo post qua sopra, ed è rimasta la stessa quell'atmosfera che c'è in quest'angolino dove tengo il computer.
      Si, forse un tempo avrei scritto qualcosa sul carissimo Giulio, forse avrei detto la mia con quella povera grammatica che, letta ora, mi fa ridere, forse addirittura, avrei disegnato qualche vignetta. Ma ora no. Purtroppo no. Quando si rimane scottati sul piano politico e, di conseguenza, quello personale, più e più volte, ci si ritira nel proprio guscio e si preferisce rompere i ponti con ogni tipo di "attività pubblica" (sempre che la mia scrittura si possa definire tale). Quindi no, credo che manterrò il silenzio. L'ultimo mio post un po' più impegnato, forse, è stato quello sulla DIAZ ed anche quello è rimasto lì dov'era. Non che io cerca successo o condivisioni da qualche parte, ma fa male vedere blog e articoli scritti da analfabeti (ma con la firma famosa) avere qualcuno che li legge, ed io ritrovarmi con sole poche persone (anche se per me, valgono più di qualunque pubblico).

      Hai detto tutto su Andreotti, e la cosa che più mi fa felice su questo sporco e meschino uominicchio invischiato con la mafia, è che non ci sia stato bisogno di "suicidarlo" per citare Gaber. Ma è morto per mano della natura. ALMENO LUI.

      Ciao amica mia dalla mancata sorpresa :)

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  2. Ti amo (shhhh!!!) :*
    L'amica scoperta

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  3. http://i42.tinypic.com/5cjfkk.jpg Eccoti! :D Anch'io :D

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  4. Ti sarebbe andata bene se fossi bella come lei :p

    Non avrei mai pensato di farlo, ma Lo sai che trovo particolarmente bello e divertente "romanticheggiare" su un sito pubblico, ma soprattutto libero. Ed è per questo che mi piace, perchè so che è libero, proprio come noi. E perchè è tuo, perchè l'hai creato tu e perchè la tua passione si è sempre percepita e perchè spero che anche la mia ti sia arrivata. E perchè ti voglio bene mio tesoro, immesamente.

    E smettila di dir che scrivevi male o sgrammaticato perchè non è vero. Quello che scrivevi mi ha cambiato la vita e lo sai bene. E tu continua a scrivere sempre perchè finchè c'è solo anche una persona che ti legge ne vale la pena e io leggerò sempre quello che scrivi, che sia di politica, di sociale o di amnore... che poi lo sappiamo che in fondo è tutto la stessa cosa :) e' ancora più felice mi fa quando ne parli con me di tutte queste cose... quindi grazie mio Compagno

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