venerdì 29 gennaio 2010

Circolare segreta PDL




Finalmente hanno confessato e noi ora possiamo fornire pure la prova scritta.

Sì, l'ebbrezza dell'impunità ed il menefreghismo verso le istituzioni hanno portato il Capogruppo e il suo vice del Popolo della Liberta', Cicchitto e Bocchino, a confessare le reali motivazioni per cui la maggioranza parlamentare, succube diBerlusconi, vuole approvare la legge sul legittimo impedimento. Ecco la lettera autografa che i due furbacchioni hanno inviato ieri a tutti i deputati del Pdl. In essa si può leggere testualmente quanto segue:

"Caro collega, da martedì prossimo 2 febbraio a partire dalle ore 10 voteremo la legge sul legittimo impedimento. Non serve ricordarti l’importanza che questo appuntamento ha per il PDL, il Presidente Berlusconi e il Governo e ti preghiamo pertanto di garantire la presenza per tutta la prossima settimana senza eccezione alcuna. Cordialmente. Firmato On. Fabrizio Cicchitto e On. Italo Bocchino".

Dunque, per stessa ammissione dei proponenti, la legge sul “legittimo impedimento” non è una legge che serve a tutti i cittadini e al Paese ma è “importante” solo per “il Presidente Berlusconi”. Di più: per questa legge, i parlamentari del Pdl vengono letteralmente precettati (ti preghiamo di garantire la presenza in aula per tutta la prossima settimana senza alcuna eccezione). Come a dire: per tutte le altre cose che facciamo in Parlamento e per quelle volte che non ci occupiamo di leggi ad personam potete pure non venire, ma questa volta proprio no,dovete esserci “senza alcuna eccezione”, perché questa legge serve a Berlusconi.

Ecco a cosa è stato ridotto il Parlamento italiano: uno strumento ad uso e consumo di un regime piduista che ne ha snaturato ruolo e funzioni. I nostri parlamentari non hanno più alcuna libertà di scelta e – se vogliono sperare di essere rieletti (rectius rinominati dal Signore) – devono ubbidire tacendo e prostrandosi. Così faranno la settimana prossima anche tutti quei parlamentari del Pdl che affolleranno Montecitorio al contrario di ciò che è avvenuto questa settimana: siccome in Aula si discuteva di lavoro, ne mancavano quasi un centinaio. La settimana prossima, invece, volete scommettere che tutti insieme, ben intruppati e indottrinati, si presenteranno a Roma e lì, pronti ad umiliare il Parlamento e la Costituzione, all’unisono urleranno “Sì, padrone”?


Fonte: QUI

3 commenti:

  1. Bah , non so che dire, cioè, più del solito e naturale vomito non credo questo sia nulla di più di ciò che già tutti sapevano. O meglio, forse ha una sua importanza che sia stata resa pubblica, ma per quanto mi riguarda, non serviva questo per poterlo affermare con certezza.

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  2. Ci vogliamo svegliare? Vi rendete conto che siamo in dittatura?? Ma si o no?? E poi vi lamentate della poca libertà, ommadonna sono senza parole davvero non ne ho, mi augurò solamente che domani giorno 30 veniate in piazza e che succeda qualcosa che smuovi il mondo estero e la stampa estera (l'unica salvezza insieme alla rete per un baluardo di informazione[ricordate certe foto e un giornale spagnolo...])

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